Newsletter n. 14/2018
7 agosto 2018
PERISCOPIO
Turismo: vergognoso livellamento dei Comuni verso il basso. Zingaretti e la sua giunta penalizzano settore chiave per lo sviluppo del Lazio 

Il turismo dovrebbe essere il fiore all’occhiello della nostra regione ma la maggioranza che guida il Lazio non se ne accorge e gioca a fare melina. A dimostrarlo il fatto che l’unico articolo, inserito nel cosiddetto Collegato al bilancio 2018 in questi giorni all’esame della commissione consiliare competente, riguardante questo settore fondamentale per l’economia del Lazio anziché inserire misure che garantiscano lo sviluppo, assicurino la meritocrazia quale strumento per la crescita e la competitività come percorso, gioca semplicemente al ribasso. Zingaretti e la sua giunta hanno praticamente trasformato tutte le squadre di calcio in Campioni d’Italia, azzerando il campionato, annullando il principio della sana competizione e cancellando qualsiasi forma di premialità. Il motore che dovrebbe guidare l’azione della Regione dovrebbe essere quello di promuovere iniziative che possano garantire a tutti i Comuni una crescita nel settore turistico spronandoli a mettersi in gioco, ad effettuare investimenti mirati, ad entrare dalla porta principale a far parte di quel sistema Lazio che oggi è ancora solo una ambizione. 

Sanità: bene decisione Tar su esternalizzazioni Umberto I. Basta alimentare il precariato
Non possiamo che accogliere positivamente la decisione del Tar del Lazio di sospendere la delibera del Direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma, con la quale a giugno è stata indetta una procedura aperta per l’acquisizione di “servizi infermieristici ed ausiliari di supporto all’attività sanitaria”. La decisione del Tar conferma quanto abbiamo sempre sostenuto. Ed avalla la nostra posizione che resta ferma sul fatto che sia inaccettabile che in una fase così complessa come quella che la sanità della regione Lazio sta affrontando, in cui tanti ostacoli si stanno superando per colmare il gap del precariato che rappresenta una piaga che incide sul futuro dei lavoratori nonché sulla qualità dei servizi erogati nei nostri ospedali, il Policlinico Umberto I, come se nulla fosse, abbia deciso di avviare una procedura negoziata per l’affidamento esterno di alcuni servizi. 
Latina: Coletta riveda decisione scellerata e riporti servizi anagrafe in centro  
Il centro storico di Latina rischia di diventare un museo delle cere. L’ultima decisione, scellerata, assunta dal sindaco di Latina Damiano Coletta, è quella di chiudere l’ufficio anagrafe di Corso della Repubblica a Latina e di spostarlo in via Ezio. Si tratta dell’ultima decisione, in ordine di tempo, che contribuirà ad impoverire il già desolato cuore della città capoluogo. Coletta doveva essere l’uomo della rivoluzione, dell’attenzione verso i cittadini, di quello sviluppo mancato su cui ha condotto una intera campagna elettorale. Ma alle parole devono seguire i fatti, gli stessi che guardando come è ridotta la città tra spazzatura e topi, servizi ridotti all’osso, non trovano collocazione nell’azione di una amministrazione invisibile. La scelta di chiudere il centro storico di Latina non è stata di Coletta. Ma preso atto del vuoto che si era creato è a Coletta oggi sindaco che spettava il dovere di rivedere tale scelta e non di peggiorarla. 
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Piani di assetto dei parchi, ridotta drasticamente
tempistica di approvazione
In commissione regionale bilancio, nel corso dell’esame dell’articolato del cosiddetto Collegato 2018, è stato approvato all’unanimità, l’emendamento che, recependo diversi input formulati da noi consiglieri, riduce drasticamente la tempistica per l’approvazione definitiva dei piani delle aree naturali protette. Esisteva un gap enorme che andava colmato. E’ inaccettabile che per l’approvazione di un piano delle aree naturali protette la Regione Lazio impiegasse oltre quindici anni. Basti pensare, solo per fare un esempio al piano del Parco naturale Appia Antica, il cui iter è iniziato nel 2002, che ha dovuto attendere ben 16 anni per arrivare in consiglio regionale ed essere approvato. E’ il caso, per fare un ulteriore esempio, del Piano del Parco dei Monti Aurunci che, dopo tredici anni, non è ancora arrivato in consiglio regionale per l’approvazione.
Sanità: l'offerta sanitaria nella provincia di Latina non può essere al ribasso
Ho preso parte all’incontro organizzato dal presidente del consiglio comunale, Gianfranco Sciscione, e dal sindaco di Terracina, Nicola Procaccini, per analizzare criticità e prospettive di sviluppo della sanità. E’ stata l’occasione per ribadire, alla presenza del direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, della delegata alla sanità del Comune di Terracina, Maurizia Barboni, del dirigente dell’otorinolaringoiatria de “La Sapienza” Polo Pontino, Andrea Gallo, quanto sosteniamo da sempre sul fatto che l’offerta sanitaria nella provincia di Latina deve essere intesa nella sua interezza. Il nostro compito è prima di tutto invertire la logica della parcellizzazione che vede ogni ospedale, ogni servizio, come se fosse scollegato dagli altri. E’ fondamentale, se vogliamo davvero risolvere le tante criticità in atto, avere una visione globale di punti di forza e criticità su cui intervenire per dare ai cittadini risposte concrete e fattive.
www.giuseppesimeone.it
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